La Torre Scaligera

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La torre, edificata nel XIV per volere degli Scaligeri, è ciò che resta dell’antico antico castello di Isola della Scala, documentato già nel 1011. Il castello, distrutto dai mantovani tra il 1230 e il 1232, venne successivamente rafforzato da Mastino II della Scala e andò a costituire la conclusione del Serraglio Scaligero, eretto a protezione dei mantovani.

Oggi di quel castello è rimasta solo la torre mozzata, torre che serviva a controllare l’accesso al paese e che era costituita da tanti pianerottoli in cui alloggiavano i soldati, affiancata da un rivellino munito di due ponti levatoi, dal momento che un tempo il  fiume Tartaro era molto profondo e circondava completamente la torre.

Nonostante le esigue dimensioni della torre, la fortificazione di Isola della Scala era sufficiente per frenare le offensive provenienti dal mantovano in quanto era collocata nell’unico punto di guado tra le acque del fiume e la zona a quei tempi paludosa. Un esercito avrebbe dovuto passare proprio sotto le mura della torre e non avrebbe avuto scampo.

La torre era costituita da cinque livelli ed aveva poche finestre. Solo il primo piano e l’ultimo avevano un soffitto a volta, mentre gli altri erano soppalcati in legno. La cosa interessante è che le scale di comunicazione tra un piano e l’altro erano esterne e retrattili e poggiavano su grossi mensoloni di pietra, ancor oggi visibili, ciò permetteva di impedire agli assalitori di raggiungere i piani più alti.

E’ da notare la costruzione degli angoli esterni della torre: una serie di mattoni in cotto e ciotoli disposti a “dente di sega”, uno stratagemma architettonico tipico degli scaligeri che dava maggior solidità alle pareti angolari.

Altra caratteristica singolare è data dalla forma dei merli presenti in cima alla torre che erano a coda di rondine (ghibellini).